Top 10 similar words or synonyms for pedreso

bonvehì    0.770640

escovedu    0.693780

curcuris    0.683959

golazzo    0.668596

baratuli    0.665934

terciane    0.654197

villasalto    0.653890

boroneddu    0.653799

golaso    0.652143

facciasquata    0.651705

Top 30 analogous words or synonyms for pedreso

Article Example
Castello di Pedres Il castello di Pedres, talvolta detto anche castello di Pedes o castel Pedreso, è un edificio storico che si trova a pochi chilometri dalla città di Olbia, un tempo sede di residenza privilegiata giudicale.
Castello di Sassai Iniziata la conquista aragonese della Sardegna nel 1323, risultano ancora in mano pisana il castello Ogliastro, l’Orguglioso, i castelli di Quirra, Acquafredda, Gioiosa Guardia, Pedreso, Villa di Chiesa e il Castrum Calari.
Brancaleone Doria Convertitosi definitivamente agli Arborea il Doria riprese la guerra contro gli aragonesi; il primo aprile del 1391 marciò contro Castel di Cagliari; il 16 agosto, col figlio Mariano al fianco, occupò Sassari ed Osilo. In settembre conquistò il castello della Fava, di Galtellì, di Bonvehì e di Pedreso, lasciando agli avversari solo Alghero e Longosardo. Il 3 ottobre entrò a Villa di Chiesa. In una lettera scritta a Sanluri il 3 febbraio 1392 Brancaleone annunciava di aver ripreso tutti i territori posseduti nel 1388.
Giudicato di Arborea Brancaleone era nipote di Branca Doria e di una Giacomina di cui non si conosce il casato. Il 16 marzo 1357 s'era fatto vassallo ed alleato del re d'Aragona per legittimare il possesso dei beni paterni. Aveva avuto i figli illegittimi Giannettino e Nicolò da una donna anonima. Il matrimonio con Eleonora nel 1376 fu più di convenienza personale che politica, perché inizialmente fu fedele alla Corona aragonese. Cambiò però parere durante la prigionia. Il primo aprile del 1391 marciò contro Castel di Cagliari; il 16 agosto, col figlio Mariano al fianco, occupò Sassari ed Osilo. In settembre conquistò il castello della Fava, di Galtellì, di Bonvehì e di Pedreso, lasciando agli avversari solo Alghero e Longosardo. Il 3 ottobre entrò a Villa di Chiesa. In una lettera scritta a Sanluri il 3 febbraio 1392 Brancaleone annunciava di aver ripreso tutti i territori posseduti nel 1388.
Storia della Sardegna aragonese Alla morte di Mariano IV d'Arborea visconte de Bas, salì al trono il figlio Ugone III. Questi aveva avuto un'educazione prettamente militare ed aveva seguito il padre nelle numerose campagne militari contro gli aragonesi. Rivolse tutti i suoi sforzi e quelli del suo Giudicato, alla continuazione della guerra iniziata dal padre. Ricordato come un sovrano crudele, per via della pervicacia nell'azione militare, continuò la politica di ostilità nei confronti del regno aragonese in Sardegna, tanto da spingere l'Aragona a cercare di eliminarlo al di fuori dei campi di battaglia. Nonostante la sua preminente qualità militare, fu comunque un abile diplomatico, riuscì infatti a far sposare la sorella Eleonora con Brancaleone Doria, erede delle terre logudoresi dei Doria. La particolare situazione in cui si trovava la Sardegna in quegli anni, con l'Arborea padrona di gran parte dell'isola, ma ancora in guerra con l'Aragona che teneva Cagliari e Alghero, segnava lo svantaggio che l'Aragona aveva accumulato negli anni di guerre con Mariano IV prima e con Ugone III poi. Ma gli Arborea avevano anche degli altri nemici "non dichiarati", nelle famiglie genovesi che ancora avevano possedimenti specie nel sassarese. Gli stessi Doria, con cui attraverso la sorella Eleonora erano imparentati, spesso tendevano a tramare ora contro l'Arborea ora contro l'Aragona. Ugone fu ucciso da una congiura ordita all'interno del Giudicato, ma spinta e finanziata dall'Aragona. In quell'occasione venne anche ucciso il figlio di Ugone, che sarebbe stato primo in linea di successione del Giudicato, chiaro segno questo che lo scopo della congiura non era solo eliminare Ugone, ma destabilizzare l'intera Arborea neutralizzando la famiglia degli Arborea. In seguito alla morte di Ugone III e dell'erede legittimo si aprì una fase, breve ma difficoltosa, di successione, (il "bannus-consensus") e la Corona de Logu chiamò a regnare Federico Doria Cappai, figlio primogenito di Eleonora e di Brancaleone. Avendo però 6 anni, governò per suo conto la madre. Eleonora fu dunque una regina-reggente e lo fu anche per l'altro figlio, Mariano V Doria Cappai, divenuto re quando morì Federico all'età di 10 anni. La sua fama oltrepasserà i confini dell'isola e diventerà per il popolo sardo un simbolo di indipendenza e di libertà. Nel 1395 ampliò il contenuto di norme della Carta de Logu, un insieme di leggi già promulgata dal padre Mariano IV, che nel codice civile e in quello rurale, sintetizzavano la concezione statale che i sardi si tramandavano - secondo alcuni - sin dall'epoca della civiltà nuragica. Fu il marito Brancaleone - però - che condusse la guerra contro il regno di Sardegna e Corsica, continuando il sogno unificatore di Mariano IV. Il 1º aprile 1391 ricusò la pace del 1388 e alla testa del suo esercitò, il 16 agosto, occupò Sassari. Sempre con il figlio Mariano al fianco, invase i territori aragonesi della costa nord orientale, prendendo il castelli della Fava (presso il paese di Posada), di Galtellì, di Pedreso e di Bonvehì. Ben presto conquistò tutta la Sardegna settentrionale, rimase in mano aragonese solo Alghero e Longosardo. A settembre si diresse verso Sud e il 3 di ottobre con il suo esercito entrò a Villa di Chiesa e occupò tutto l'Iglesiente: in meno di sei mesi, il regno di Sardegna e Corsica si era nuovamente ridotto alle sole città di Alghero e di Cagliari. Tutto il resto era nuovamente Sardegna arborense.