Top 10 similar words or synonyms for kirschenbaum

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Top 30 analogous words or synonyms for kirschenbaum

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Gruppo di incontro Kirschenbaum, H. (2009) The Life and Work of Carl Rogers, American Counseling Association, Alexandria VA
Robert Rauschenberg Nel 1990, Rauschenberg creò la Fondazione Robert Rauschenberg (RRF) per promuovere la conoscenza delle cause di cui si curava, come la pace nel mondo, la difesta dell'ambiente e le questioni umanitarie. Istituì anche la Change, Inc., per conferire singole donazioni di più di 1,000 $ ad artisti talentuosi che necessitavano di un aiuto finanziario. Per volontà di Rauschenberg, archiviata nel Probate Court il 9 ottobre 2008, nominò maggiori beneficiari della sua fondazione, insieme a "Darryl Pottorf", Christopher Rauschenberg, Begneaud, suo nipote Byron Richard Begneaud, e Susan Weil Kirschenbaum. Gli importi da elargire ai beneficiari non vennero rivelati, ma, come disse Pottorf, l'importo disponibile, “"valeva milioni"”.
Wanted - Scegli il tuo destino La miniserie a fumetti del 2003-2004 "Wanted" catturò subito l'attenzione di Jeff Kirschenbaum di Universal Pictures, che propose agli "studios" di realizzarne una trasposizione cinematografica che fosse vietata ai minori di 18 anni. Per la fine del 2004, Universal aveva già acquisito i diritti sulla miniserie, spinta dal produttore Marc Platt, che aveva anche offerto la regia a Timur Bekmambetov, sostenendo che il suo stile ben si adattasse all'animo “oscuro, torbido ed iperviolento [...] ma anche dotato di tocchi di umorismo ed ironia" del fumetto. Nel dicembre del 2005, Bekmambetov è entrato ufficialmente nel progetto. Essendo il primo film in lingua inglese del regista, Universal era indecisa se affidare o meno un potenziale blockbuster ad un poco conosciuto regista kazako-russo, ma venne convinta da Platt. Bekmambetov ha descritto il fumetto come "rischioso e molto provocatorio", con "un grosso colpo di scena e personaggi ben delineati", e ha dichiarato che ciò che lo aveva più intrigato del progetto era la sua capacità di spaziare attraverso numerosi generi cinematografici: "è allo stesso tempo commedia, drammatico e melodrammatico [...] ogni scena, noi spaziamo tra i generi ed è ciò che rende unico il film.”
Gruppo di incontro Il clima necessario a favorire la realizzazione della tendenza attualizzante delle persone e dei gruppi è caratterizzato dalle tre attitudini peculiari del “facilitatore”: congruenza (autenticità), considerazione positiva incondizionata (accettazione, calore non possessivo) ed empatia. Nella misura in cui il facilitatore incarni adeguatamente queste attitudini, potrà emergere un adeguato clima di accettazione e di cura; stabilitosi questo clima favorevole, i membri del Gruppo d’Incontro potranno essere fiduciosi di abbassare le proprie difese, di fare uso delle proprie risorse interiori e di lavorare per obiettivi personalmente significativi, che potranno condurre verso un sensibile cambiamento personale positivo. Le tre condizioni di base, considerate non solo necessarie, ma anche sufficienti, sono state sottoposte a verifica in un’ampia varietà di situazioni, rispetto a gruppi molto diversi, a differenti culture e popoli (Rogers, 1987; Rogers, Kinget, 1970; Sachse, Elliott, 2002), riscontrando risultati positivi significativi. Ricerche successive hanno confermato che le assunzioni dell’Approccio Centrato sulla Persona, rispetto al vissuto ed alla manifestazione da parte del facilitatore delle tre attitudini fondamentali, sono basilari per l’ottenimento di risultati terapeutici positivi (Cain, 2010; Kirschenbaum, 2009). Inoltre, il Gruppo d’Incontro Centrato sulla Persona è rappresentativo di un Approccio che presuppone all’interno del proprio paradigma l’assioma del riconoscimento del cambiamento anche dell’operatore, come caratteristica del rapporto di relazione di aiuto: “La disponibilità del facilitatore a lasciarsi modificare da un'esperienza caratterizza e forse anzi distingue questo approccio dagli altri approcci alla terapia di gruppo” (Wood, 1980).
Gruppo di incontro Via via che il movimento dei Gruppi d’Incontro Centrati sulla Persona è andato sviluppandosi, l’Approccio è diventato, in modo crescente, sempre più indirizzato verso la cura della sofferenza umana, verso la consapevolezza e l’interscambio multiculturali e verso la risoluzione dei conflitti, anche su scala internazionale (Rogers, 1970a; Raskin, 1986a). In particolare, gli interessi di Rogers, soprattutto negli ultimi quindici anni della sua vita, ebbero un’evoluzione dal lavoro con le persone come individui, poi verso i gruppi, successivamente verso le Comunità ed infine verso la pace nel mondo; in particolare, ricercò modi per ridurre le barriere psicologiche che ostacolano la comunicazione fra gruppi sociali diversi (Kirschenbaum, 2009). Nel 1974, Rogers ed alcuni suoi collaboratori iniziarono una nuova forma di Gruppo d’Incontro Centrato sulla Persona, conosciuto come Gruppo di Grande Comunità (Large Community Group). Questi gruppi, che ebbero inizio al Center for Studies of the Person di La Jolla, in California, successivamente furono offerti e tenuti in molte comunità di svariati paesi in tutto il mondo. Questi grandi gruppi, la cui ampiezza variava dai 75 agli 800 membri, lavoravano e vivevano assieme per due/tre settimane di seguito (Lago, MacMillan, 1999). Queste esperienze intensive di gruppo erano finalizzate alla costruzione di comunità, per facilitare l’auto-esplorazione dei partecipanti e per la risoluzione di tensioni fra membri rappresentanti di differenti culture, al fine di sviluppare la reciproca comprensione (Raskin, 1986a). Questi Gruppi di Grande Comunità fornirono molti dati per la comprensione di come le differenze inter-culturali ed inter-nazionali potessero essere risolte mediante l’applicazione delle condizioni facilitanti propugnate dall’Approccio Centrato sulla Persona (Rogers, Russell, 2002).